La diretta con Gianfranco Crispo e Diana Da Ros

La diretta con Gianfranco Crispo e Diana Da Ros

15 Giugno 2021

Il 9 giugno ha avuto luogo un interessante tête-à-tête in diretta social che ha visto la partecipazione di Gianfranco Crispo e Diana Da Ros, presidente di Stilnovia, il centro di studio italiano dei trends che, dalla moda al lifestyle, dal design all’arte, dal food al beverage, dal wellness al travel, influenzano gli stili degli eventi e matrimoni di domani.

A seguito riportiamo questa interessantissima conversazione che mette in luce molteplici aspetti della creazione di eventi nonché l’importanza dei prodotti dolciari per ogni event plan.

Diana Da Ros: Grazie per questo appuntamento, parliamo di made in Italy e di eccellenze Campane, ci sono già numerose domande. Inizierei col chiederle di illustrarci un po’ la storia dell’azienda, che ha radici molto molto lontane.

Gianfranco Crispo: Con me e mio fratello siamo già alla quarta generazione. L’azienda nasce circa nel 1890. Abbiamo fatto quasi esclusivamente confetti, questo almeno fino al 1980 poi a causa anche di una ricerca fatta all’epoca da mio padre, emerse che da quel momento in poi ci sarebbe stata una controtendenza contro i matrimoni sotto certi punti di vista quindi di conseguenza si prevedeva un calo che poi effettivamente c’è stato tra gli anni 80 e gli anni 90. Questo tuttavia ci ha portato ad ampliare la nostra gamma non solamente con i confetti ma anche con con con il cioccolato.

DDR: I confetti rappresentano poi una tradizione tutta italiana, potremmo dire che non c’è matrimonio senza confetti.

GC: Assolutamente, potremmo quasi dire che è troppo italiana. L’esportazione all’estero c’era e c’è ma non ci sono ancora gli stessi numeri che ci sono in Italia.

Per i numeri registrati tra gli anni 80 90 e 2000 era impensabile pensare di consumare 50, 60, 70 kg di confetti alla mandorla. Non c’era una una vastità di prodotti come c’è adesso. Dai soli confetti alla mandorla o, al massimo, confetti al cioccolato, noi siamo arrivati agli anni 90 in cui il consumo medio per un matrimonio in base ai nostri dati era di norma tra i 3 e i 5 kg.

Logicamente, il confetto come la bomboniera, sono delle tradizioni che non scompariranno mai.

DDR: La nostra amica wedding planner Tina d’Amore ci fa notare che il confetto è storia. Avendo lavorato con il destination wedding planning devo dire che c’è molta curiosità. Anche se dobbiamo fare un piccolo appunto perchè per molti stranieri la parola confetti è associata ai coriandoli, bisognerebbe chiamarli “sugared almonds”.

GC: Esatto, o anche “Jordan almonds”. Abbiamo recentemente chiuso un contratto con un’importante catena Americana e loro spesso le chiamano così perchè nell’immaginario collettivo le mandorle venivano dalla Giordania. 

Oggi la California e gli Stati Uniti sono tra i principali produttori di mandorle.

DDR: Ci ha quindi anticipato una notizia riguardante le esportazioni, avete chiuso un importante contratto con gli Stati Uniti, sicuramente un grandissimo risultato. 

GC: Si, malgrado ci siano produzioni locali, hanno voluto basarsi sulla nostra forte tradizione e la qualità dei brand made in Italy, che garantiscono sempre un plus. Con l’estero abbiamo un fatturato precovid che si aggirava intorno ai 30 milioni di euro non solo con i confetti ma anche con il cioccolato.

DDR: Intanto salutiamo anche Andrea Riccio, di Wedding Solution che si è collegato alla nostra diretta. Tina ci chiede perché si usa mettere 5 confetti all’interno delle bomboniere.

GC: Tendenzialmente bisogna sempre metterli in numero dispari da 3 fino magari a 7. Il numero dispari aveva una funzione diversa rispetto al numero pari. Al livello pagano la mandorla e il confetto sono come i romani li facevano già, ai tempi non usandolo zucchero ma il miele.

DDR: Qualcuno mi disse che il numero 5 era anche legato a 5 virtù che si auguravano alla coppia: prosperità, salute, felicità, ricchezza, longevità

GC: Certo, si tratta comunque di interpretazioni, a volte, le ripeto, era un abbinare diciamo così delle vecchie usanze ad ad una nuova tendenza. E’ pur vero che è sempre solo che esclusivamente al numero dispari.

DDR: Ho una domanda invece sui nuovi prodotti, vorremmo che lei ci svelasse qualche anteprima, qualche chicca.

GC: Guardi noi oggi come oggi stiamo preparando un progetto molto molto importante di cui non posso svelare tantissimo, ma cerchiamo di dare un cambiamento ed una svolta ad un tipo di celebrazione, che grazie anche ai wedding planner ha una nuova importanza: la confettata

Si tratta di una tradizione ma anche di qualcosa che è soggetto ai cambiamenti della moda, per non farla diventare troppo statica e quindi e di conseguenza la confettate avuto la sua esplosione un 14- 15 anni fa. Tornando alle novità, noi abbiamo cercato, con questa idea che verrà proposta questo autunno, che sarà quella di attribuire ad ogni confetto un inventore. Novità tutte da scoprire.

DDR: Non vediamo l’ora. Abbiamo poi un appuntamento insieme con Stilnovia questo autunno dal 3 al 5 ottobre a Ischia e in quell’occasione potrà svelarci ancora di più.

GC: Noi abbiamo creduto molto nel vostro evento, anche perché il settore del wedding conosce i confetti ma abbiamo piacere affinché quanti più esperti del settore sappiano nel concreto chi è di cosa si occupa l’azienda Crispo.  

DDR: Ha detto una parola molto importante, “conoscenza”. Ad oggi è importantissima, i consumatori in generale di tutti i settori merceologici sono sempre più consapevoli perché c’è la possibilità di essere più informati.  E’ molto importante far presente la qualità a farla assaggiare. Ricordo che abbiamo anche un altro appuntamento insieme, infatti invitiamo i nostri ascoltatori: il 4 luglio saremo insieme al castello di Montegalda dove i futuri sposi potranno degustare anche i vostri confetti. 

GC: Tenga presente che, anche per riuscire a preservare le materie prime, noi siamo la prima azienda di confetti a fare anime di cioccolato UTZ che però non è che venga acquistato da altre aziende, lo produciamo noi.  Quindi abbiamo la possibilità di produrre cioccolato UTZ o Rainforest che è un cioccolato etico, un altro grande vantaggio di questo approccio è che ciò ci permette di verificare tutta la filiera del prodotto.

DDR: A proposito di eco-sostenibilità infatti so che la vostra azienda è attenta anche a questo aspetto.

GC: Giusto, noi siamo una delle prime aziende e forse l’unica azienda fino a questo momento a livello di confetti ad essere ecosostenibile.

Attraverso l’acquisto di un autogeneratore che ci permette di produrre energia pulita per sostenere il fabbisogno sia elettrico che di riscaldamento, di acque, vapore e altro al 90%. Ad oggi nessuna azienda può essere sostenibile al 100%, soprattutto a livello di energia elettrica ma questo ci fa comunque vanto poiché siamo una delle poche aziende grandi ad avere certificati bianchi. Si tratta certificati che vengono emessi dal Ministero della Salute per poter attestare che l’azienda non inquina e produce non apportando danni all’ambiente. 

DDR: Voi guardate guardate al futuro e questo è molto importante. Infatti, non solo confetti, ma vi siete avvicinati al mondo della pasticceria e del cake design, perché ci sono anche prodotti vostri che sono di supporto a queste realtà.

GC: Assolutamente, noi oggi abbiamo una gamma molto ampia di prodotti per decorazioni: abbiamo i cereali che si vedono nelle yogurterie, per le decorazioni torte abbiamo una serie di prodotti di oro e argento e non solo. Produciamo le “lenticchie”, quelle che si vedono quando i nostri bambini comprano gli yogurt oppure mettono sui gelati… Abbiamo sempre cercato poi di salvaguardare anche un aspetto “salutare” se così si può dire; tutti i confetti che produciamo sono per celiaci. Cerchiamo sempre di effettuare tutti i controlli possibili e immaginabili sulle nostre materie prime per garantire sempre il massimo.

La cosa importante è che il consumatore di oggi non è il consumatore di 10 anni fa e neanche di 5 anni fa. Oggi vedo persone che nei supermercati che fanno la spesa e acquistano anche la minima cosa verificandolo accuratamente Questo è importante perché in questo modo si riesce a comprendere perché una cosa costa 10, una costa 8 ecc. Le specifiche di un prodotto sono la cartina da tornasole per capire l’effettiva valenza di un prodotto e anche di un’ azienda.

DDR: E poi c’è da dire anche che vi siete adeguati anche a quello che è successo quest’anno con la pandemia, perché voi offrite il confetto confezionato singolarmente.

GC: Giusto sì, quando c’è stato da pandemia vera e propria da marzo in poi abbiamo cercato di spingere questo prodotto anche perché ci vantiamo di essere una delle poche aziende del settore che ha una capacità produttiva sotto questo punto di vista invidiabile o non paragonabile a tutti gli altri. Era stata presa in considerazione questa ipotesi perché logicamente è un prodotto che ha un costo leggermente diverso rispetto al prodotto che possiamo chiamare volgarmente “nudo” oggi invece vedo che c’è una ripresa.

Tenga presente che noi abbiamo una gamma di prodotti incartati che è amplissima. Oltre i nostri prodotti di base che vengono usati per le confettate che sono Snob con la con la mandorla e CiocoPassion senza, abbiamo più di 150 tipologie, senza contare le varianti di colore.

DDR: Una curiosità: quale ad oggi il vostro prodotto più venduto e invece qual è il suo gusto preferito a prescindere dalle vendite?

GC: A me piace tanto lo Snob al melone e anguria. Lo Snob è quello che all’interno ha la mandorla coperta di cioccolato aromatizzato. Sul CiocoPassion, che sarebbe un’anima di cioccolato bianco ricoperto di cioccolato al latte e anche queste tutte quante aromatizzate piace, mi piace molto il ricotta e pera. Sul ricotta e pera c’è poi una grande novità in arrivo.

DDR: Una novità che magari potrebbe svelarci questo autunno ad Ischia in occasione di Stilnovia.

GC: Per gli amici Wedding penso che è un’eccezione si possa fare!

DDR: A livello di prodotto più venduto in assoluto invece?

GC:  Uno dei prodotti più venduti in assoluto è lo Snob gusti e colori assortiti e poi a seguire seguito poi dai CiocoPassion in tutte le sue declinazioni.

DDR: Poi i confetti ci sono non solo per i matrimoni, ma anche per altre occasioni: anniversari, nascite… Come va il mercato delle altre occasioni? 

GC: Il mercato delle altre occasioni è quello che, almeno dal nostro punto di vista, ci ha fatto reagire a questa crisi perché grazie ai Battesimi grazie alle Comunioni, grazie a quel po’ di festa che si è potuto fare nel rispetto delle norme covid, ci ha permesso di poter reggere. I Battesimi ci sono sempre stati e con la nascita non puoi assolutamente festeggiare, è di norma usare i confetti come segno di buon auspicio.

DDR: A proposito di rinascita, possiamo parlare di un nuovo Rinascimento. Io dico che l’Italia vivrà proprio nei prossimi mesi una nuova vita. 

GC: Soprattutto nel vostro mondo, quello del wedding, che non siamo stati in grado di comprendere appieno dall’inizio e questo è stato anche un nostro limite, però che attraverso l’evento Stilnovia che noi avremo potremo conoscere meglio.

Voi wedding planner siete a contatto con gli sposi o con chi fa la festa a volte avete anche delle esigenze e necessità particolari quindi e a me farà tanto piacere se in quell’occasione si riuscirà a capire come possa aiutarti un’azienda come la nostra ad arricchire l’evento.

La vostra figura è comunque una figura importante e di grande aiuto.

DDR: Un altro aspetto che volevo sottolineare e che presenteremo a Stilnovia è proprio il discorso della ricerca del centro studi perché Stilnovia nasce come primo centro studi italiano dei trend quindi stiamo facendo un’analisi dell’evoluzione delle richieste e le aspettative dei consumatori e degli sposi dei prossimi anni. Tutti questi dati sono fondamentali sia per le aziende come voi sia, anche per i colleghi wedding planner a cui presenteremo il risultato di questo lavoro di ricerca che è molto molto importante d’aiuto a tutti.

GC: Posso farle anch’io una domanda? Cosa chiedono gli sposi post covid?

DDR: Allora la prima cosa che chiedono è la festa. Vogliono tornare a fare festa a tornare a fare quello che non si poteva. Sulle confettate non è vero che non si possano fare; è vero che le persone non potranno dal 15 giugno in poi andare fisicamente a prendere i confetti con le mani, però la confettata può essere servita e quindi banalmente basterà prevedere un cameriere che potrà servire in sicurezza i confetti agli invitati.

Questa è una delle prime richieste; la seconda riguarda i simboli del festeggiamento quindi dal bere bene al mangiare bene, alla musica, l’intrattenimento… C’è tanta voglia di tornare a ballare. A breve riapriranno le discoteche quindi vorrei dire a tutti gli sposi che sono in ascolto state tranquilli perché tra un po’ di mesi riuscirete a festeggiare come desiderate!

GC: Si, l’aggregazione sembrava una cosa scontata e questo ha messo in evidenza che realtà non è proprio così. Alla fine forse siamo forse la categoria più colpita.

DDR: In generale possiamo dire che per molti la vita è ripartita; ripartono anche i parchi divertimento, per cui sentiamo ancor più la voglia di tornare anche noi a fare il nostro lavoro. Proprio nelle scorse settimane sono ritornata a fare i sopralluoghi in giro per l’Italia e mi ha dato veramente una carica un’energia incredibile, proprio tanta tanta voglia di partire!

GC: Guardi noi abbiamo circa 80 dipendenti e le posso dire che è veramente sono stati periodi effettivamente difficilissimi. Girare in un’azienda come la nostra di 10.000 m su due livelli, dov’è siamo sempre stati gli attivi e vedere gli impianti fermi è stato molto triste.

DDR: Quando poi voi siete sempre stati abituati essere presenti tutti i livelli; mercato all’ingrosso, al dettaglio fino al mercato della grande distribuzione, giusto?

GC: Sì e la grande distribuzione è stato un altro mercato che ci ha permesso di reggere. Chi ha cercato i confetti in questo momento li ha potuti trovare nei supermercati. Almeno chi voleva fare un minimo di festeggiamento, magari in occasione del battesimo, ha potuto trovare un punto di riferimento.

DDR: Posso confessarle che i miei parenti stranieri, anche se non ci sono cerimonie comprano i confetti perché adorano i confetti italiani? Noi siamo abituati ad associare il confetto al matrimonio e ad altri eventi importanti ma in realtà ci sono dei golosi che ne mangiano anche in giorni normali.

GC:  I confetti sono stati sempre molto amati. Quando ero bambino non c’erano molti dolci. Verso gli anni 50 si pretendeva che quando si tornava da una cerimonia si portassero i confetti, perché era era l’unico dolce davvero esistente non c’erano tantissime caramelle in giro, o cioccolatini. Inoltre, costavano un bel po’. Le persone facevano scorte di confetti ed uno degli aneddoti divertenti associato ai confetti.

DDR: Anche io ne ho parecchi. C’era un ospite frequente a dei miei matrimoni che ogni volta si riempiva le tasche della giacca con confetti in enorme quantità da portare a casa.

GC: Questa è stata una piacevole scoperta, anche grazie alla bella preparazione che voi wedding planner offrite. Queste belle tavolate invitano a mangiare anziché spizzicare e in questo il vostro apporto è stato fondamentale, la presentazione conta tanto di questi tempi.

E poi succede che le stesse persone iniziano a gustare i prodotti a casa, anche grazie alla conoscenza che ne hanno avuto durante i matrimoni.

DDR:  Le confermo che confettata è un momento che noi mettiamo proprio in scaletta, c’è il momento dell’apertura della confettate che solitamente segue quello del taglio della torta.

Si tratta proprio un momento teatrale in cui si accendono le luci.

GC: La gente ha bisogno di divertirsi e soprattutto di ripartire.

DDR: La nostra Carmela Santella del direttivo di Stilnovia ci dice “Ripartiamo alla grande!”. Sì, assolutamente. Infatti in questi mesi abbiamo proprio creato questo progetto molto ambizioso e non vediamo l’ora di raccontare a tutti a Ischia il risultato di tutto questo lavoro di ricerca progettazione e studio.

Abbiamo anche partecipazioni internazionali e uno special guest dagli Stati Uniti. Posso anche anticiparvi che Stilnovia negli anni sarà un evento itinerante che toccherà varie regioni d’Italia, proprio per rappresentare l’eccellenza dei nostri territori dei nostri prodotti.

Mi auguro che anche gli anni a venire la vostra azienda ci seguirà per farsi conoscere in tutte le regioni d’Italia! 

C’è anche un ‘altra domanda di Andrea Riccio che ci chiedeva: come mai questa importante produzione di confetti si è sviluppata proprio nella vostra zona?

GC:  Più che nell’intera regione si è sviluppata principalmente nell’area vesuviana. Noi avevamo nel nostro paese un’azienda che si chiamava Santoro – queste sono storie raccontatemi da mio padre – quest’ azienda che faceva confetti, frutta candita e a volte la cedrata. Col tempo ognuno dei maestri confettieri si staccava e apriva una piccola fabbrichetta. Mio padre ha iniziato quando aveva 14 anni.

Per un periodo vicino alla stazione c’erano almeno 15-18 aziende di confetti; dopo un anno e mezzo rimase solo mio padre.

DDR: E siete ancora qui un motivo ci sarà! Tornando a quell’anticipazione che ci aveva dato su sull’autunno, magari ci saranno magari dei immagino gusti firmati?

GC: Purtroppo non posso rivelare nulla o mi tirano le orecchie!

DDR: Intanto arrivano moltissimi complimenti sui gusti di confetti.

GC: E’ una cosa molto bella, si può rendere felici le persone attraverso il dolce!

Volevo chiederle come si  comportano gli sposi rispetto al locale cosa scelgono di questi periodi?

DDR: C’è molta attenzione, soprattutto all’utilizzo di materiali a km 0 e alle tradizioni culinarie locali. Spesso mi viene chiesto di ingaggiare chef che sono nati e cresciuti proprio nel luogo dove avverrà la cerimonia. Lo stesso vale anche per la questione dei vini: vengono scelti vini locali. Si tratta poi di un’attenzione non solo da parte degli italiani ma soprattutto dagli esteri malgrado abbiano tradizioni diverse. Vogliono prodotti locali di chef locali. Devo dire poi che c’è un’attenzione maggiore anche a un consumo più etico di materiali, per esempio negli allestimenti floreali. C’è stato un periodo una decina d’anni fa dove per creare questi grandi allestimenti floreali veniva utilizzato anche il fiore finto. Ecco, adesso posso dire che questa cosa almeno nel nostro paese è quasi scomparsa. Si utilizzano prodotti ecosostenibili.

GC: Fortunatamente le nuove generazioni sono più attente rispetto al passato!

DDR: C’è una maggiore attenzione ma è anche fondamentale l’educazione scolastica. Nelle scuole oggi davvero c’è molta educazione all’ambiente e questo mi fa piacere. Ho un bambino piccolo che ha cinque anni e all’asilo fanno proprio un lavoro incredibile per la salvaguardia degli oceani per le raccolte differenziate. A volte ne sa più lui di me quindi è bello e nove generazioni sono attente a questi argomenti!

GC: Per quanto invece riguarda le regioni, quali sono quelle in cui il settore del Wedding va meglio rispetto ad altre?

DDR: Dalle nostre parti posso dire che è sempre molto in voga la regione dei laghi. Non solo Lago di Como perché abbiamo anche tanti altri laghi molto apprezzati: il Lago Maggiore, il Lago d’Orta, che è piccolino e il Lago di Garda. E’ una regione sempre molto richiesta sia per italiani che stranieri. Ovviamente sono richiestissime la Toscana e la vostra splendida Costiera Amalfitana che nell’immaginario collettivo sono una punta di diamante .

I miei mercati prevalentemente sono Stati Uniti, UK e Australia. Quando mi contattano la prima richiesta è sempre la Costiera perché nell’immaginario collettivo è il sogno. E’ ovviamente comprensibile perché avete dei bei paesaggi incredibili.

Vanno un pochino meno –  ma questo per credo anche perché era una richiesta che arrivava più che altro dall’Asia – le richieste per le città d’arte, quindi Venezia, Firenze… Stanno invece aumentando le richieste per i borghi. Tra l’altro l’amico Andrea Riccio ha appena inaugurato un borgo incredibile, il borgo di Cairano. I borghi sono il vero e proprio nuovo trend. Le coppie cercano un contesto che diventi un’esperienza di vita vera, un’esperienza di architettura, di storia.

GC: Poi ovviamente si spera in una grande ripresa post covid. Noi stiamo notando una lenta ripresa già rispetto a maggio con le comunioni. Poi diciamoci la verità, il matrimonio è la festa per eccellenza.

DDR: Si va anche molto per il last minute. Due settimane mi hanno chiamato per dei matrimoni in agosto e settembre di quest’anno e gli sposi non hanno ancora nulla! Per i fornitori è una bella sfida ed io ne sono felicissima. Il modo di lavorare è cambiato. Prima magari avevamo un anno, un anno e mezzo di tempo, quindi operavamo con largo anticipo. Oggi è assolutamente cambiato il modo di lavorare però posso dirle che è veramente uno stimolo ancora più forte.

GC: Anche per questo la vostra figura diventa fondamentale; perché se oggi una coppia coppia di sposi dovesse organizzare tutto da sola probabilmente non ce la farebbe.

DDR: Quelle di oggi sono coppie che lavorano, impegnate, che non possono ritagliarsi un’ora la sera per fare tutto. Arrivano preparati, fanno ricerca, però hanno bisogno del professionista. Noi li aiutiamo a scegliere il meglio e non gli facciamo perdere tempo. Io dico sempre alle mie coppie “Quando scegliete me sono il vostro salva-tempo e salva-denaro” perché noi sappiamo quali sono le cose che stanno a cuore a gli sposi, e sulle quali vale la pena investire; e dove invece si può risparmiare. 

Siamo davvero un aiuto prezioso per loro e adesso ancora di più rispetto a prima quando c’era il tempo di poter organizzare.

GC: Il vostro aiuto in questo è fondamentale per permettere loro di sposarsi in tempi brevi.

DDR: Sì vero assolutamente, siamo proprio pronti e anche questo è il bello della ripartenza. Non è una ripartenza lenta, anzi. Dobbiamo ingranare le marce subito.

GC: C’è una gran voglia di ripartire. Oggi non riesci più ad andare a mangiare una pizza a Napoli, grazie addio la gente vuole uscire.

DDR: Anche i miei amici stellati sono ripartiti alla grande e sono sempre pieni. Sono molto felice anche per loro.

GC: E’ stato molto difficile per tutti quindi è giusto che si riparta bene e col piede giusto, con entusiasmo e senza mollare nulla. Ci siamo già presi le nostre ferie forzate per un anno e mezzo!

DDR: Concordo: quest’anno non abbiamo bisogno di riposare! Bene, io la ringrazio per questa chiacchierata e ricordo agli amici che ci seguono che se vogliono più informazioni sull’evento il sito è www.stilnovia.com. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 luglio quindi vi aspettiamo numerosi dal 3 al 5 ottobre ad Ischia ed in bocca al lupo per questa ripresa della stagione!